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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
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Un romanzo sul cupio dissolvi di due uomini prepotenti, sulla vendetta che non ripristina giustizia, sul ciclo inesorabile e ripetitivo dell'oppressione di una provincia emarginata che non è altro che l'immensa, isolata provincia in cui tutti viviamo.
«Nel buio non riusciva a vedere buche, radici e rocce che spuntavano dal terreno. Cadde per tre volte con la faccia nel fango, e per tre volte si rialzò per continuare a correre, col vestito lacero e ricoperto di terra, il viso nero e incrostato di fango e sangue.»
«Mi interessano sempre gli ultimi della fila. Quelli che a scuola stavano in fondo, io ero in fondo. Quelli un po’ invisibili, che non vengono trattati dai media o dagli interessi politici e culturali. Quelli un po’ dimenticati.» - Antonio Manzini
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Manzini, tra un capitolo e l'altro di Rocco Schiavone, ci regala romanzi drammatici di grande intensità, popolati da personaggi senza speranza e perseguitati da ogni sfortuna. Questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 2022, è ambientato in un piccolo borgo di montagna, colle San Martino. Tutti conoscono tutti e tutti conoscono i debiti, i problemi e le frustrazioni che ammorbano tutti gli altri. I protagonisti sono Cicci Bellè, proprietario di praticamente tutto il paese, suo figlio Mario, un 32enne con un cervello di un bambino di 5 anni, la giovane Samantha e la sua sfortunata famiglia, padre Graziano e la russa Ljuba. Le vicende di tutti questi personaggi e molti altri, si intersecano tra loro, creando scompiglio, drammi e disperazione. Manzini scrive benissimo, sa perfettamente come far rimanere attaccato il lettore alle sue pagine. Forse il finale non è perfetto, ma il romanzo è solido e vale tantissimo.
Seguo praticamente da sempre Antonio Manzini ed ho avuto più volte modo di apprezzare,dal vivo personalmente ,la sua intelligente e garbata ironia. Come tutti i precedenti ho letto tutto di un fiato questo libro e mi è piaciuto molto. Crudo e spietato. Una storia senza domani, ambientata in un luogo senza speranza, tanto ben descritto che ne senti gli odori, i profumi, I colori. Spesso senti la cattiveria emergere dalle pagine. La vittima trasformata in carnefice e viceversa. Il finale da grande scrittore.
Manzini intreccia la gamma dei sentimenti unmai = amore, disprezzo, tenerezza, gelosia, simpatia, cupidigia, collera, paura... spesso in uno stesso personaggio - con la Natura, aspra come lussureggiante, il sole come i temporali primaverili, la cupa densità della foresta come la distesa ariosa verso le montagne; questo piccolo paese dell'interno, isolato, rinchiuso come da un filo spinato, respira come i suoi abitanti, povero, al quale per scappare ci vuole coraggio e determinazione. La protagonista principale, Samantha, è decisa a farlo, nonostante il prezzo.
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