Atiq Rahimi nasce nel 1962 a Kabul, in Afghanistan. Frequenta il Liceo franco-afghano Estiqlal e poi prosegue gli studi alla Facoltà di Lettere dell’Università di Kabul. Nel 1984, dopo l'invasione sovietica, fugge dall'Afghanistan e trova rifugio prima in Pakistan e poi in Francia, dove ottiene l'asilo politico e successivamente la cittadinanza. A Parigi consegue un master alla Sorbona e collabora con una casa di produzione, dove realizza alcuni documentari per la televisione francese e numerosi spot pubblicitari. A partire dalla fine degli anni '90 inizia a scrivere. Nel 2000 pubblica Terra e cenere. Il romanzo, scritto in dari, la lingua persiana dell’Afghanistan, ottiene subito molto successo e diviene anche un film, diretto dallo stesso autore. La pellicola vince, tra gli altri, il Prix du Regard vers l'Avenir al Festival di Cannes del 2004. Rahimi pubblica nel 2002 Le mille case del sogno e del terrore e nel 2004 L’immagine del ritorno. Nel 2008 scrive il primo romanzo direttamente in francese, Pietra di pazienza, che gli vale il Premio Goncourt. Anche da questo libro viene tratto un film di cui lo scrittore cura la regia e la sceneggiatura. Uscito nel 2013, ha un ottimo riscontro di critica e di pubblico e ottiene importanti premi, come il César per la migliore attrice protagonista. Nel 2011 pubblica Maledetto Dostoevskij. In Italia l'editore di riferimento è Einaudi. Nel 2018 esce Grammatica di un esilio per Bottega Errante Edizioni. Vive e lavora a Parigi.