Attore scozzese. Dopo essere apparso in diversi film con ruoli di secondo piano, su indicazione di Ian Fleming, creatore di James Bond, ottiene la parte del protagonista in Agente 007 licenza di uccidere (1962) di T. Young. Il film ha un notevole riscontro di pubblico e il personaggio acquista enorme popolarità con i successivi Agente 007, dalla Russia con amore (1963), sempre diretto da T. Young, e Agente 007, missione Goldfinger (1964) di G. Hamilton. Il successo della serie, della quale è protagonista in altri due episodi, oscura quasi la sua interpretazione in Marnie (1964) di Alfred Hitchcock. Nel frattempo – dividendosi tra la Gran Bretagna e Hollywood – si accosta al genere drammatico in La collina del disonore (1965) di Sidney Lumet e poi alla commedia in Una splendida canaglia (1966) di I. Kershner. Nel 1970 fornisce una intensa prova in I cospiratori di M. Ritt, dove interpreta il leader di una comunità di minatori che nella Pennsylvania del 1876 ricorrono a atti di sabotaggio per protestare contro le loro disumane condizioni di vita. Altrettanto persuasive le prove in Zardoz (1974) di J. Boorman, Il vento e il leone (1975) di J. Milius, L’uomo che volle farsi re (1975) di J. Huston, Robin e Marian (1976) di R. Lester. Divenuto una sorta di icona vivente, è presente, come protagonista o comprimario di lusso, in un’altra trentina di film, tra i quali Il nome della rosa (1986) di
Jean-Jacques Annaud, Indiana Jones e l’ultima crociata (1989) di Steven Spielberg, Highlander - L’ultimo immortale (1986) di R. Mulcahy, Gli intoccabili (1987, Oscar come migliore attore non protagonista) di Brian De Palma e Entrapment (1999) di G. Amiel. A suo agio tanto nelle caratterizzazioni di genere quanto nelle prove d’autore, capace di governare con perfetta scelta dei tempi e dei ritmi tanto il registro ironico quanto quello drammatico, invecchiando non perde il leggendario sex-appeal conquistato fin dai tempi di 007. Al suo settantesimo compleanno è ancora considerato dai media e dal grande pubblico come uno degli interpreti più affascinanti del cinema contemporaneo, tanto che decide di sfidare il mito di James Bond calandosi di nuovo nei panni di un agente della CIA impegnato contro il traffico d’armi internazionale in End Game (2002) di C. Russell.
Muore a novant'anni, il 31 ottobre 2020.