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Chi ama il grottesco avrà pane (carne?) per i suoi denti!
«Cinema apocalittico, nostalgico, grottesco, una fiaba 'al negativo' ispirata ai fumetti. Un raffinato saggio di humour nero. Un apologo pessimista sulle sorti della convivenza civile» – Il Messaggero
Un imprecisato futuro e un imprecisato quartiere della Francia. Un antico edificio abitato da persone alquanto strane: i fratelli Robert e Roger Kube dediti a fabbricare curiosi souvenir; l’isterica Aurore; la vogliosa Plusse; la famiglia Tapioca, i cui componenti (padre, madre, figli e nonna) sono sempre affamati; lo stralunato Potin, dedito all’allevamento di rane e lumache. Tra i condomini troviamo anche la giovane violoncellista Julie e il suo arrogante padre Clapet, titolare del palazzo e folle macellaio che commercia carne (umana) in cambio di legumi. Le vittime sono perlopiù giovani disoccupati, nuovi affittuari nel palazzo. Dalla trappola si salva l’ingenuo Louison, clown di professione, grazie all’amore di Julie e all’aiuto di una setta di vegetariani che vivono e tramano nel sottosuolo metropolitano.
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