Francesco Petrarca è uno dei primi grandi poeti italiani, universalmente noto per il Canzoniere. Nonostante scrivesse soprattutto in latino, ebbe un ruolo fondamentale per lo sviluppo della lingua italiana in volgare. La sua poetica è incentrata sull’individuo, caratteristica innovativa e anticipatoria dei tempi, per questo fu considerato uno dei primi scrittori “moderni”.
Di grande importanza è anche il Secretum, in cui Petrarca dialoga con sant'Agostino alla presenza muta della Verità.
Francesco Petrarca nasce ad Arezzo da Ser Petracco, notaio fiorentino bandito da Firenze poiché facente parte della fazione dei Bianchi. La famiglia viene così mandata a Carpentras, vicino ad Avignone (l’allora sede papale). Il giovane Francesco viene mandato a studiare legge prima a Montpellier, poi a Bologna, dove si appassione alle letture e allo studio di Cicerone e dei poeti antichi, per questo decide di abbandonare lo studio delle discipline giuridiche.
Stringe molte amicizie importanti per l'epoca, lavora alla corte del cardinale Giovanni Colonna, come cappellano, occupazione che gli permette di viaggiare molto tra Francia, Germania, Fiandre e Roma. Lavora anche per Giovanni Visconti e diviene ambasciatore del Papa a Napoli. Nel 1327 incontra per la prima volta Laura, probabilmente Laura De Noves, musa ispiratrice di tutte le sue opere.
Nel 1340 viene informato dell'offerta di essere incoronato Poeta. Si reca a Roma e dopo essere stato esaminato solennemente per tre giorni a Napoli, dal re Roberto d'Angiò, nel giorno di Pasqua del 1341 viene cinto dalla corona di Poeta in Campidoglio.
Dal 1353 si stabilisce in Italia, a Milano, e in seguito a Venezia e Padova per stabilirsi infine ad Arquà, sui colli Euganei, dove muore il 19 Luglio 1374.